Il "De Imaginibus" è un’opera del nono secolo generalmente attribuita al sapiente arabo Thabit Ibn Qurra. La particolarità dei talismani di cui si parla in quest'opera è nel fatto che la loro forza è completamente basata sull'elezione astrologica, al punto che i materiali e i riti passano del tutto in secondo piano: ciò che conta è il rispetto delle condizioni astrologiche ideali per disegnare (o incidere) e consacrare l'immagine. Il brano in questione è tratto dal mio libro "Magia Astrale e Talismani. Come creare immagini astrologiche dotate di potere magico":
IL TALISMANO D’AMORE DEL DE IMAGINIBUS DI THABIT IBN QURRA Condizioni astrologiche e immagini da incidere. Si tratta di uno di quei talismani basati sulle case astrologiche e su un radix, che può essere il tema natale della persona o una carta oraria eretta sull’argomento. Bisogna iniziare l’incisione nel giorno di Giove (cioè di giovedì) e sotto l’Ac del tema natale o della carta oraria che assicura la possibilità di una relazione con la persona desiderata. Si deve incidere un’immagine che raffigura il consultante. Se si vuole si può anche incidere per prima l’immagine della persona amata; tuttavia consiglierei di incidere prima l’immagine del consultante. Non dimenticate di incidere sull’immagine il nome della persona. Nei talismani d’amore bisogna incidere i nomi sul petto dell’immagine, o comunque nella sua parte mediana. Per quanto riguarda l’elezione astrologica, bisogna curare in particolar modo l’Ac e la decima casa, facendo in modo che non siano afflitti in alcun modo (in particolare queste due case non dovrebbero essere afflitte dalla presenza dei malefici o dai loro raggi, né dovrebbero contenere pianeti in debilità essenziale o afflitti dai malefici; inoltre i signori di queste case devono essere in buono stato). Bisogna anche fare in modo che a governare la settima casa sia un pianeta ben messo che si applica al signore dell’Ac per trigono o sestile e che viene ricevuto da quest’ultimo. Vi ricordo che un pianeta viene ricevuto quando si trova nel domicilio o esaltazione del pianeta al quale si applica. Le dignità maggiori sono di gran lunga preferibili, ma in subordine è possibile che si trovi anche soltanto in almeno due dignità minori di quest’ultimo. L’applicazione con ricezione tra questi due pianeti è senz’altro la più importante delle suddette condizioni; in secondo luogo bisogna curare la condizione dell’Ac, del suo signore, e anche della Luna (anche se non viene citata espressamente da Thabit, la Luna è di fondamentale importanza in ogni elezione); al terzo posto in ordine di importanza porrei la decima casa e il suo signore; e infine il requisito del giovedì, anche perché il rispetto di questo requisito rende spesso troppo difficile trovare un momento che non sia troppo lontano nel tempo…non possiamo certo aspettare anni prima di fare un talismano per la persona amata, quindi conviene comunque procedere in un altro giorno, accettando il rischio che il nostro talismano sia un po’ meno forte di quanto non sarebbe stato se fosse stato rispettato anche il requisito del giovedì. Potremmo per esempio realizzarlo nell’ora di Giove piuttosto che nel giorno di Giove, oppure nel giorno di Venere, o nell’ora di Venere. In seguito bisogna incidere un’altra immagine che raffigura la persona desiderata e darle il nome di quest’ultima. Essa dev’essere incisa usando come Ac il Dc della prima immagine. Se per esempio si inizia ad incidere la prima immagine quando sorge il ventunesimo grado del Sagittario, la seconda dev’essere incisa quando sorge il ventunesimo grado dei Gemelli. Il signore di questo secondo Ac deve applicarsi al signore dell’Ac della prima immagine per sestile o trigono con ricezione. Anche se l’autore non parla espressamente della congiunzione, è evidente che una congiunzione con ricezione è da ritenersi ancor più potente di un sestile o di un trigono. E’ appena il caso di aggiungere che un aspetto con mutua ricezione darebbe risultati ancor più potenti, e che quindi la cosa più desiderabile sarebbe una congiunzione con mutua ricezione.
Una volta completata la seconda immagine, bisogna unirla alla prima mettendo il volto della seconda contro la schiena della prima, e infine avvolgerle in un panno pulito. In alternativa secondo C. Agrippa è possibile anche unire le due persone in un abbraccio. Si può facilmente comprendere che quest’ultima modalità è preferibile nel caso in cui si desideri un rapporto paritario basato sulla reciproca attrazione e sul reciproco “venirsi incontro”, mentre la prima è preferibile nel caso in cui si desidera che sia soprattutto l’altra persona a desiderarci e a “rincorrerci”. Il talismano può essere conservato nel luogo in cui vive la persona; ma se si tratta di una persona che si sposta molto, è bene che la porti con sé. Per ovvi motivi è preferibile che la tenga con sé quando si trova in compagnia della persona in questione.
Le due immagini posso essere create in forma di statuette di cera, oppure ciascuna può essere incisa su una medaglia o disegnata su un foglio di carta, e in seguito può essere unita all’altra, per esempio con un laccio. In alternativa è possibile incidere le due immagini su uno stesso supporto (ma ovviamente nei due diversi momenti che abbiamo indicato), ponendole sempre nelle pose suddette.
Per quanto riguarda il materiale su cui incidere il talismano e i simboli da incidere, e più in generale tutta la parte rituale, rimando a quanto già detto nel paragrafo in cui parlo delle caratteristiche comuni a tutti i talismani del De Imaginibus. Per la fumigazione possiamo usare rosa o ambra.
I talismani d’amore devono recare i nomi sul davanti, quelli di odio invece nella parte posteriore. E se nei talismani d’amore i nomi devono essere scritti nella parte mediana, in quelli fatti per l’acquisizione di onore, gloria ed alti incarichi essi devono essere scritti sulla testa dell’immagine. Bisogna incidere sul talismano il simbolo dell’Ac, del signore dell’Ac, del signore dell’ora, del signore del giorno, e del dispositore della Luna.