Astrologia Previsionale - Astrologia oraria, elettiva, classica e Magia Astrologica

L’ANTICO EGITTO, GERUSALEMME E LE STELLE

PROVE ARCHEOASTRONOMICHE DI UNA SEGRETA ASTRONOMIA SACRA

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Il libro è disponibile anche in formato ebook ed è disponibile qui

Ecco la sinossi: “Finora gli archeoastronomi hanno preferito ignorare un dato di fatto sconcertante: seguendo la posizione delle stelle all’epoca della costruzione dei monumenti, quasi nessuno di essi ha l'asse orientato a Sirio o alle stelle di Orione. Com’è possibile che le stelle più importanti per la teologia egizia siano state quasi del tutto ignorate negli orientamenti degli edifici sacri? Non era forse il faraone defunto assimilato ad Osiride?
La verità è che l’Astronomia Sacra praticata dagli Egizi è del tutto sconosciuta agli studiosi contemporanei. Inoltre essa non era una semplice moda o superstizione di questo popolo. Essa è la Scienza Suprema che descrive il modo in cui realmente funziona il cosmo, e non soltanto per gli eventi della storia dei culti e delle religioni. I sacerdoti e gli iniziati egizi probabilmente derivavano queste conoscenze da un‘antichissima tradizione.
Lo dimostra il fatto che la situazione si ribalta se, invece di considerare la posizione delle stelle dell’epoca, si risale a quella in cui Orione e Sirio erano nelle fasi estreme del loro ciclo di precessione, cioè alla massima o minima declinazione. In base a queste posizioni, tutti i templi e le piramidi egizie puntano in qualche modo alle direzioni di levata e tramonto di queste stelle, o anche alla loro altezza di culminazione.
Robert Bauval ha avuto il merito di intravedere qualcosa di questa tecnica, ricorrendovi però solo per spiegare alcune peculiarità della Grande Piramide, e solo in riferimento alla minima declinazione raggiunta dalla costellazione di Orione. In realtà questo libro dimostra che si tratta di una tecnica di portata universale: essa riguarda tutte le stelle del firmamento, e riguarda non soltanto la minima, ma anche la massima declinazione raggiunta dalle stelle nel loro attuale ciclo precessionale.
Essa è la vera chiave per spiegare tutti gli orientamenti astronomici, e non soltanto di Giza, ma di tutti i siti monumentali egizi.
Essendo specialista in astrologia stellare, nell’ultima parte del libro l’autore mostra come questi “meccanismi stellari” hanno operato ben al di là dell’Archeoastronomia. E lo fa studiando il più importante inquadramento per declinazione - attivo ormai da millenni – che coinvolge alcune delle stelle più luminose del firmamento. Vedremo come e perché Giza e Gerusalemme sono state finora le sedi in cui esso ha con maggior forza manifestato i suoi effetti nel campo del sacro e delle religioni.
Poiché queste configurazioni stellari sono alla base di tutti i maggiori eventi che accadono sulla terra, la loro conoscenza si presta a straordinarie applicazioni per gli ermetisti, e in particolare per l’Astrologia e la Magia operativa”.

 

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

 

Tutti sappiamo che gli antichi Egizi orientavano le loro piramidi e i loro templi alle stelle. Sappiamo anche - ed è ormai riconosciuto anche da alcuni studiosi accademici - che gli Egizi erano ben consapevoli dello spostamento delle stelle durante i secoli e millenni.

Perché mai dunque per i loro colossali monumenti destinati a sfidare i millenni avrebbero dovuto scegliere un orientamento al punto di levata o di tramonto di una stella che ben sapevano destinato a cambiare nel giro di un secolo o poco più?

In questo libro vedremo che gli Egizi risolsero il problema rifacendosi costantemente e prevalentemente alle declinazioni estreme di una stella nel suo ciclo di precessione di circa 26.000 anni, cioè la minima e la massima declinazione. Per “punto di arresto” di un astro si intende il punto dell’orizzonte locale in cui esso sorge quando si trova alla sua minima o massima declinazione. Nel primo caso si tratta del punto di arresto inferiore, nel secondo del punto di arresto superiore.

In verità i motivi per cui gli Egizi ricorsero a questa tecnica “segreta” di orientamento erano anche e soprattutto di ordine esoterico. Infatti, le stelle che si trovano in queste fasi estreme del loro ciclo hanno poteri straordinari, anche e soprattutto dal punto di vista iniziatico. Questi poteri sono facilmente verificabili anche nella normale pratica dell’astrologia mondiale, visto che le stelle alla minima o massima declinazione rappresentano sempre le cause principali degli eventi e cambiamenti epocali della storia.

Esse sono anche facili da individuare perché sono le stelle che culminano alla mezzanotte dei Solstizi.

Inoltre i due punti di massimo e di minimo restano legati alla stella per l’intero suo ciclo precessionale, anche quando non corrispondono più ai punti di reale levata e tramonto nel corso dei secoli successivi. In altre parole, i punti dell’orizzonte in cui le stelle sorgono e tramontano in queste due fasi del loro ciclo restano legati alla stella per ben 26.000 anni, anche quando essa li avrà cambiati nel corso dei secoli successivi. Anche la loro altezza di culminazione al meridiano in quelle due fasi estreme è molto importante ed è stata usata per stabilire l’inclinazione di edifici o parti di essi, come vedremo.

 

Nelle pagine che seguono vedremo molti esempi di questa tecnica “segreta” che è stata usata fin da tempi antichissimi, e che probabilmente è stata poi ereditata e usata dai maestri massoni fino ai nostri giorni. Infatti, nelle ultime pagine del libro ne illustreremo anche alcuni esempi di epoca recente.

In questo libro faremo un appassionante viaggio che ci porterà da Abydos a Saqqara, da Giza a Dashur, da Luxor ad Abu Simbel, da Dendera a Edfu e in tutti gli altri siti monumentali egizi, e scopriremo che non vi è una sola di queste piramidi e uno solo di questi templi che non sia in qualche modo orientato ai punti di levata delle stelle di Orione o di Sirio quando erano nelle fasi estreme del loro ciclo. Scopriremo che indubbiamente era osservata anche la posizione che le stelle avevano nel periodo di costruzione, ma che lo era più che altro nei casi in cui si trattava di stelle viste come “attivatrici“ delle posizioni che Sirio o le stelle di Orione avevano quando erano alla minima o massima declinazione. E non ci riferiamo solo a Giza o alla Grande Piramide, ma a tutti i monumenti sacri dell’antico Egitto.

Poiché non vi è uno solo di essi che sfugga a questa regola di orientamento, possiamo affermare con certezza che si trattava della vera tecnica “segreta” alla base di queste scelte. Ed essa fu applicata non soltanto al singolo monumento, ma anche alla reciproca posizione tra essi, nonché tra un sito e il successivo, anche se situati a molti chilometri di distanza.

L’evidenza e la ricorrenza di questi orientamenti è assai maggiore di quella studiata finora dagli archeoastronomi in base alla posizione delle stelle all’epoca della costruzione. Quindi, se qualcuno dicesse che è impossibile e che dev’essere solo un caso, si può facilmente rispondere che una casualità che ritorna in tutti i monumenti egizi, e nelle relazioni spaziali tra un monumento e l’altro, e anche tra un sito e l’altro, tutto può essere meno che una casualità. Se così fosse, allora a maggior ragione dovremmo dire che sono del tutto casuali i normali orientamenti alle posizioni delle stelle all’epoca delle varie costruzioni, cioè quelli solitamente studiati nell’archeoastronomia. Infatti, essi sono molto meno regolari, spesso sono addirittura inspiegabili, e il più delle volte non riguardano né la costellazione di Orione, né la stessa Sirio.

Per esempio, seguendo la posizione delle stelle all’epoca della costruzione dei monumenti, nessun tempio o piramide risulterebbe allineato alle stelle di Orione, e tra le piramidi nessuna risulta orientata a Sirio. Com’è possibile che le stelle più importanti per la teologia egizia siano state del tutto ignorate negli orientamenti degli edifici sacri? Non era forse il faraone defunto assimilato ad Osiride?

Come vedremo, la situazione si ribalta se, invece di considerare la posizione delle stelle dell’epoca, si risale a quella in cui Orione e Sirio erano nelle fasi estreme del loro ciclo di precessione, cioè alla massima o minima declinazione. In base a queste posizioni, tutti i templi e le piramidi egizie puntano in qualche modo alle direzioni di levata e tramonto di queste stelle, o anche alla loro altezza di culminazione.

Il fatto è che la ricerca dovrebbe sempre essere condotta senza avere pregiudizi su ciò che gli Egizi o altri popoli antichi potevano o non potevano sapere. Se portiamo avanti queste ricerche, non è forse proprio per scoprire ciò che essi realmente sapevano? Per esempio, come vedremo, basta mettere un paio di grosse pietre in fila per serbar memoria per millenni di una certa direzione stellare. Lo dimostra anche la recente scoperta del sito megalitico di Nabta Playa, di cui parleremo nell’ultima parte del libro. E vedremo anche che, tra i vari cambiamenti di direzione del corso del Nilo, i vari siti monumentali egizi sono sorti, guarda caso, proprio in corrispondenza dei tratti in cui il fiume sacro inizia a scorrere puntando perfettamente verso il Nord, i Solstizi o i punti in cui avvenivano o erano avvenuti questi fenomeni stellari…

 

Come avrete capito, questa Astronomia Sacra non è una semplice moda o superstizione degli antichi popoli, e in particolare degli Egizi. Essa descrive il modo in cui realmente funziona il cosmo, e non soltanto per gli eventi della storia dei culti e delle religioni. I sacerdoti e gli iniziati egizi probabilmente derivavano queste conoscenze da un‘antichissima tradizione.

Proprio per questo forse la parte più importante di questo libro è la nona e ultima, in cui queste tecniche sono descritte in dettaglio. Chi vuole operare personalmente con queste tecniche deve avere un elenco dell’ultima minima e massima declinazione raggiunta dalle stelle. A tal fine ho pubblicato in versione ebook un elenco di queste declinazioni minime e massime raggiunte dalle stelle e ho scelto questa forma perché tramite la funzione di ricerca è possibile effettuare velocemente una ricerca tramite il valore numerico di declinazione su cui ci interessa condurre le verifiche[1].

Nell’ottava parte, tra le altre cose, spieghiamo il modo in cui ha operato, opera ed opererà il più importante inquadramento per declinazione - attivo ormai da millenni – che coinvolge alcune delle stelle più luminose del firmamento. A rendere di suprema importanza questo schema stellare è anche il fatto che tutte le stelle in questione si trovano ai valori di declinazione di 30, 60 e 90 gradi, cioè gli angoli “sacri” del pitagorismo che rappresentano la base per costruire i principali tipi di triangoli regolari.

Vedremo come e perché Giza e Gerusalemme sono state finora le sedi in cui esso ha con maggior forza manifestato i suoi effetti, sia pure in modi e per motivi diversi. Non a caso Giza e Gerusalemme sono quasi alla stessa latitudine. Prima la religione egizia, poi il monoteismo di origine ebraica…E i due luoghi simbolo di questi due filoni religioni – Giza e Gerusalemme – si trovano quasi perfettamente alla stessa latitudine di 30 gradi. Lo stesso monte Sinai su cui Mosè ricevette le Tavole della Legge si trova a cavallo di questa latitudine.  Come vedremo, la minima declinazione raggiunta da Sirio (la stella più brillante del firmamento) e la massima di Arcturus (la più brillante del nostro emisfero) spiegano la particolare rilevanza del trentesimo parallelo. E soprattutto spiegheremo la fondamentale importanza – in particolare per la nascita di culti e religioni – delle stelle che raggiungono una massima o minima declinazione pari a quella dei Solstizi e dei Lunistizi, oppure che inquadrano Solstizi e Lunistizi tramite la loro massima e minima declinazione. E vedremo come proprio queste configurazioni hanno segnato e annunciato, fin dalla notte dei tempi, la nascita di una religione basata su un Figlio Divino concepito da una Vergine.

Purtroppo gli astrologi si sono focalizzati esclusivamente sui pianeti e sulle piccolezze delle vite individuali. Di stelle sanno poco o nulla, e quindi essi stessi non sono stati e non sono tuttora in grado di cogliere questi segreti. E gli archeoastronomi di formazione scientista rifiutano a priori l’idea che vi sia un effettivo collegamento tra le stelle e gli eventi di questo mondo, inclusa la storia sacra. Quindi temo che pochi avranno le competenze e il desiderio di approfondire e constatare ciò di cui stiamo parlando, e questa è un gravissimo danno per la conoscenza umana. Agli scientisti andrebbe ricordato che non vi è nulla di più antiscientifico che rifiutare a priori idee che invece andrebbero prima studiate e verificate personalmente (cosa che richiede molti anni di studio). E ai religiosi dovrebbe essere ricordato che nella stessa Bibbia è chiaramente scritto che il Cielo annuncia a descrive le opere del Signore, ma ovviamente può farlo solo per chi è in grado di intenderne il linguaggio:

 

I cieli narrano la gloria di Dio, e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia (Salmo 18).

 

Buona lettura a tutti!

 

[1] Il Viaggio delle Stelle. Tabelle delle minime e massime declinazioni delle stelle nell’attuale ciclo di precessione, Kindle Direct Publishing, 2023.

 

 

INDICE

 

 

INTRODUZIONE…………………………………………………..…pag.7

 

PARTE PRIMA………………………………………………………pag.13

LA SEGRETA TECNICA EGIZIA: I DUE PUNTI DI ARRESTO NEL CICLO DI PRECESSIONE DELLE STELLE

La tecnica segreta degli orientamenti stellari degli Egizi: i punti di arresto delle stelle

La minima e massima declinazione raggiunta dalle stelle

Le stelle che giungono sul punto di minimo o massimo di un’altra stella

Conseguenze su alcune datazioni controverse di monumenti egizi

Alcune particolarità del metodo seguito in quest’opera

La tecnica degli inquadramenti

L’azimut di massima digressione delle stelle circumpolari

Orientamento verso l’altezza di culminazione delle stelle

 

 

PARTE SECONDA……………………………………………………………….pag.26

LE STELLE DI ABYDOS, LA PIÙ ANTICA NECROPOLI EGIZIA

La testa di Osiride e il mistero di Abydos

Lo Shunet El Zebib

Il tempio di Sethi I ad Abydos e l’Osireion

Gli orientamenti intercardinali nei monumenti egizi

Il tempio di Ramses ii ad Abydos (1270 a.c. circa)

La linea della levata eliaca di Sirio al suo “primo tempo” e le piramidi egizie

La Valle dei Re, Abydos e il tramonto del Sole al Solstizio

 

 

 

PARTE TERZA……………………………………………………….pag.41

LE PIRAMIDI DI SAQQARA E DASHUR

La piramide di Djoser a Saqqara

La piramide a gradini di Zawiet el Arian

Le due piramidi di Snefru

 

 

PARTE QUARTA……………………………………………………pag.53

LE STELLE “NASCOSTE” DIETRO IL SOLE: GIZA E LE ALTRE PIRAMIDI E TEMPLI

Le tre piramidi di Giza

IL Tempio del Sole di Userkaf

Alcuni allineamenti significativi tra i siti monumentali

La piramide di Unas

Le piramidi successive e i loro rapporti e allineamenti

I templi di Deir el Bahri

Il tempio di Mut a Luxor

L’asse della città di Amarna

Il Ramesseseum

L’occulta presenza di Sirio nel tempio di Abu Simbel

Il tempio di Luxor

 

 

PARTE QUINTA………………………………………………pag.87

LE STELLE, LE DIREZIONI DEL NILO E GLI ALLINEAMENTI TRA I VARI SITI MONUMENTALI

Orientamento del Nilo e scelta dei siti sacri

Altre linee stellari tra siti egizi

Due volte Sirio: l’orientamento del tempio di Hathor a Dendera

Gli antichi templi come “Stargates”

Il “primo tempo” di Sirio nel tempio di Horus a Edfu

 

 

 

PARTE SESTA…………………………………………………pag.113

STELLE TRACCIATE PER MILLENNI

Il sito megalitico di Nabta Playa e il cerchio “calendariale”

Nabta Playa e il ciclo solare di 41.000 anni

Gli allineamenti megalitici di Nabta Playa

Le pietre megalitiche C1e A2 (circa 6100 a.c.)

La linea C1

LE ALTRE COPPIE DI MEGALITI B1-A1 e B2-A3

Osservazioni finali

Fomalhaut e l’isola Elefantina

Il particolare significato iniziatico delle declinazioni estreme degli astri

 

 

 

PARTE SETTIMA…………………………………………….…pag.129

IL SEGRETO TRAMANDATO FINO AI NOSTRI GIORNI

Sirio e gli Champs Élysées

Il segreto di Washington: a quale Sirio è orientata Pennsylvania Avenue?

 

 

PARTE OTTAVA…………………………………………...……pag.135

GIZA, GERUSALEMME E LA GRANDE CONFIGURAZIONE TRA SOLSTIZI, LUNISTIZI E STELLE BRILLANTI PER MINIMA E MASSIMA DECLINAZIONE

Le attivazioni della minima e massima declinazione stellare

Gli inquadramenti formati dalle stelle alla minima e massima declinazione Giza e Gerusalemme: la manifestazione del Grande Inquadramento Stellare alla latitudine di 30 gradi

Sirio e Arturo, i due “Pilastri” di Giza

Le stelle di Gerusalemme e del Cristianesimo

La proiezione di una stella alla declinazione uguale e opposta e al suo azimut reciproco

Le stelle della Vergine e del Cristo e i loro inquadramenti con Solstizi ed Equinozi

Le stelle della Vergine e del Cristo e i loro inquadramenti con i Lunistizi Perché proprio a Gerusalemme?

 

 BIBLIOGRAFIA…………………………………………………...pag.161

 

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE………………..pag.163

 

VIDEOCORSO DI ASTROLOGIA STELLARE (PRIMA PARTE)……………………………………………………………….pag.167

VIDEOCORSO DI ASTROLOGIA STELLARE (SECONDA PARTE)……………………………………………………………….pag.169

Il libro può essere acquistato qui

CORSI E VIDEOCORSI RELATIVI A TUTTI LE BRANCHE DELL'ASTROLOGIA E ALLA MAGIA ASTROLOGICA

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