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QUESTIONI DA CASA 9:LA SAPIENZA

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Ho sempre trovato la figura di Ibn Arabi una delle più affascinanti nel panorama della mistica sufi, al punto che nel mio “Iside, Sirio e il Mistero d’Amore delle due Metà”, parlando dell’Ordine iniziatico dei Fedeli d’Amore, mi sono rifatto largamente al suo pensiero. Ibn Arabi, infatti, è considerato il vero padre spirituale di questo Ordine. Alcuni giorni fa, mentre ripensavo a lui, ho improvvisamente sentito il bisogno di avere una conferma della sua Sapienza anche da parte degli astri (anche se in cuor mio non avevo dubbi), e così ho posto una domanda oraria: “Ibn Arabi era davvero un grande Sapiente? C’era in lui una reale ispirazione divina?”.
Nella sua “Christian Astrology” W. Lilly spiega come bisogna interpretare domande di questo genere, che ovviamente sono questioni da nona casa. L’Ac e il suo signore indicano colui in merito al quale si domanda, la nona casa rappresenta la sua sapienza. Se nella nona ci sono pianeti benefici o ben messi e se il signore della nona è un pianeta benefico o dignificato che si configura all’Ac e/o al suo signore, significa che si tratta di un vero sapiente. Se invece nella nona vi è un pianeta malefico e malmesso, significa il contrario, specie se non si configura al signore dell’Ac. E ancora: se la Luna e il signore della nona sono in aspetto a pianeti benefici, l’uomo è sapiente; il contrario dicasi se sono in aspetto a pianeti malefici.
Ma attenzione: Giove o Venere in debilità essenziale sono da considerare malefici, e Marte e Saturno in dignità essenziale sono da considerare benefici!
Veniamo dunque alla nostra carta. Il signore della nona è Saturno, che è non soltanto in esaltazione e nel suo decano, ma anche in congiunzione applicativa con Mercurio signore dell’Ac. La Luna è angolare in settima casa ed è in sestile partile con Venere (l’aspetto è separativo, ma noi sappiamo che un aspetto partile-separativo è spesso efficace quanto un aspetto applicativo, e maggior ragione in questo caso, visto che non si tratta di un evento che deve ancora verificarsi, anzi non si tratta affatto di un evento).  Del resto lo strettissimo sestile Luna-Venere descrive il tipo di Sapienza di cui stiamo parlando, visto che  Venere non soltanto è nel suo domicilio, ma anche congiunta a Spica, stella benefica della sua stessa natura: uno dei temi fondamentali dell’ispirazione di Ibn Arabi, infatti, è stato proprio l’Amore (anche per una donna) che può diventare, se vissuto spiritualmente, uno dei principali strumenti della Manifestazione di Dio nella nostra vita.
Saturno in esaltazione indica lo stato di ispirazione che caratterizzò questo mistico sufi, e in questo contesto il fatto che Saturno sia sotto i raggi del Sole non significa che la Sapienza di Ibn Arabi fosse difettosa: il Sole, infatti,  è qui chiaramente un significatore naturale della divinità, e indica quindi che l’esaltazione di Saturno è dovuta proprio a questo stretto contatto con il divino. Del resto secondo molti autori la combustione o l’essere sotto i raggi di un pianeta nelle sue dignità spesso non assume un significato negativo, così come non lo assume quando a trovarsi nel suo domicilio o esaltazione è il Sole stesso.

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Ho sempre trovato la figura di Ibn Arabi una delle più affascinanti nel panorama della mistica sufi, al punto che nel mio “Iside, Sirio e il Mistero d’Amore delle due Metà”, parlando dell’Ordine iniziatico dei Fedeli d’Amore, mi sono rifatto largamente al suo pensiero. Ibn Arabi, infatti, è considerato il vero padre spirituale di questo Ordine. Alcuni giorni fa, mentre ripensavo a lui, ho improvvisamente sentito il bisogno di avere una conferma della sua Sapienza anche da parte degli astri (anche se in cuor mio non avevo dubbi), e così ho posto una domanda oraria: “Ibn Arabi era davvero un grande Sapiente? C’era in lui una reale ispirazione divina?”.
Nella sua “Christian Astrology” W. Lilly spiega come bisogna interpretare domande di questo genere, che ovviamente sono questioni da nona casa. L’Ac e il suo signore indicano colui in merito al quale si domanda, la nona casa rappresenta la sua sapienza. Se nella nona ci sono pianeti benefici o ben messi e se il signore della nona è un pianeta benefico o dignificato che si configura all’Ac e/o al suo signore, significa che si tratta di un vero sapiente. Se invece nella nona vi è un pianeta malefico e malmesso, significa il contrario, specie se non si configura al signore dell’Ac. E ancora: se la Luna e il signore della nona sono in aspetto a pianeti benefici, l’uomo è sapiente; il contrario dicasi se sono in aspetto a pianeti malefici.
Ma attenzione: Giove o Venere in debilità essenziale sono da considerare malefici, e Marte e Saturno in dignità essenziale sono da considerare benefici!
Veniamo dunque alla nostra carta. Il signore della nona è Saturno, che è non soltanto in esaltazione e nel suo decano, ma anche in congiunzione applicativa con Mercurio signore dell’Ac. La Luna è angolare in settima casa ed è in sestile partile con Venere (l’aspetto è separativo, ma noi sappiamo che un aspetto partile-separativo è spesso efficace quanto un aspetto applicativo, e maggior ragione in questo caso, visto che non si tratta di un evento che deve ancora verificarsi, anzi non si tratta affatto di un evento).  Del resto lo strettissimo sestile Luna-Venere descrive il tipo di Sapienza di cui stiamo parlando, visto che  Venere non soltanto è nel suo domicilio, ma anche congiunta a Spica, stella benefica della sua stessa natura: uno dei temi fondamentali dell’ispirazione di Ibn Arabi, infatti, è stato proprio l’Amore (anche per una donna) che può diventare, se vissuto spiritualmente, uno dei principali strumenti della Manifestazione di Dio nella nostra vita.
Saturno in esaltazione indica lo stato di ispirazione che caratterizzò questo mistico sufi, e in questo contesto il fatto che Saturno sia sotto i raggi del Sole non significa che la Sapienza di Ibn Arabi fosse difettosa: il Sole, infatti,  è qui chiaramente un significatore naturale della divinità, e indica quindi che l’esaltazione di Saturno è dovuta proprio a questo stretto contatto con il divino. Del resto secondo molti autori la combustione o l’essere sotto i raggi di un pianeta nelle sue dignità spesso non assume un significato negativo, così come non lo assume quando a trovarsi nel suo domicilio o esaltazione è il Sole stesso.

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