Astrologia Previsionale - Astrologia oraria, elettiva, classica e Magia Astrologica
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2021-08-31 20:15
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GESÙ E VENERE, LA “STELLA DEL MATTINO”
In questo articolo offriamo una spiegazione simbolica e astronomica di una possibile associazione tra il ciclo di Venere e la morte e Resurrezione di Gesù. A prescindere dal credo di ciascuno di noi, per comodità espositiva illustreremo l’argomento presupponendo che il racconto dei Vangeli corrisponda a fatti realmente accaduti. Infatti, il nostro unico scopo è interpretare il racconto dei Vangeli alla luce dell’astronomia, e in particolare del ciclo sinodico di Venere.
Venere è, dopo la Luna ed il Sole, l’oggetto più luminoso del cielo, al punto che quando è al suo massimo splendore riesce a gettare un’ombra percepibile nel paesaggio terrestre.
Venere può apparire nelle sue vesti di Stella del Mattino (Lucifero) e Stella della Sera (Vespero).
Più in generale, Stella del Mattino è qualunque stella che appaia all'orizzonte verso est prima che sorga il Dole. Ma, in un’accezione più ristretta e più precisa, è l'ultima stella che appare prima del sorgere del Sole.
Nell'Apocalisse Gesù parla di sé come della “lucente stella del mattino”. Nella Bibbia ci sono anche molti altri richiami alla “stella del mattino”, anche se non vi è alcun riferimento a Venere.
Per esempio, negli atti degli Apostoli Pietro paragona Cristo alla stella mattutina: “Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori” (Pietro 1:19).
O ancora, sempre nell'Apocalisse: "A chi vince e ritiene fino alla fine le opere mie, daro` potesta` sulle nazioni; ed egli le governera` con uno scettro di ferro ed esse saranno frantumate come vasi d'argilla, come anch'io ho ricevuto autorita` dal Padre mio; e daro` a lui la Stella del Mattino." (Apocalisse 2:26-28).
I motivi simbolici di tutto questo sono evidenti. La Stella del Mattino, essendo l'ultima a rendersi visibile a est prima della levata del Sole, segna lo spartiacque tra le tenebre e la luce del giorno. E Gesù secondo la teologia cristiana è appunto venuto a liberare l'uomo dalle tenebre e dalla morte tramite la Luce della sua Resurrezione.
Venere e la stella a otto punte nelle chiese cristiane
Venere/Inanna era rappresentata tramite una stella ad otto punte già dai Sumeri, forse per ricordare la durata del ciclo sinodico di otto anni terrestri. Infatti, ogni otto anni Venere si trova contemporaneamente alla congiunzione inferiore e alla massima latitudine. In questi giorni Venere può essere vista sia al mattino sia alla sera, nello stesso giorno. Il tracciato che Venere disegna in otto anni sull’eclittica disegna un pentalfa, che infatti è l'altro simbolo tradizionale di Venere. In questa immagine, una stella a otto punte nella chiesa urbana di S. Agostino al Borgo d’Oro a Perugia (https://www.perugiatoday.it/foto/cronaca/foto-i-simboli-contenuti-nella-chiesa-urbana-di-s-agostino-al-borgo-d-oro/ © PerugiaToday)
Le stelle a otto punte, non a caso, sono molto diffuse nelle chiese cristiane, sia singolarmente, sia nella raffigurazione del cielo stellato che riveste intere cupole con stelle a otto punte. Queste decorazioni sono molto frequenti proprio nelle chiese dei primi secoli dell’era cristiana, ma se ne ritrovano tante anche nelle chiese dei secoli successivi. E questa sembra essere la miglior prova del fatto che, a prescindere da quali fossero le intenzioni degli scrittori dei testi sacri, l'assimilazione di Gesù con Venere era ben presente nella tradizione cristiana fin dai tempi più remoti. Si può pensare anche a un’associazione con la Madonna, ma ora vedremo perché quella con Gesù sia probabilmente più significativa, e soprattutto dimostrabile.
L’eclisse e la levata eliaca mattutina di Venere del 33 d.C.
Affinché avvenga una levata eliaca mattutina di Venere, è necessario che il pianeta sorga mentre il Sole si trova poco più di 5° sotto l'orizzonte. E’ soprattutto in questi giorni in cui appare per la prima volta che le spetta in pieno il titolo di “Stella del Mattino”.
Nel Libro L'Astrologia Stellare il mistero di Gesù ho spiegato i motivi per cui debba ritenersi che Gesù sia nato nell'anno -1 e sia morto nel 33 (a 33 anni, visto che era nato a fine dicembre). La sizigia primaverile dell’anno -1 era non a caso un Plenilunio congiunto a Spica, la brillante della Vergine. E infatti proprio in quel periodo nel calendario liturgico è avvenuta l'Annunciazione alla Vergine, e quindi l'Incarnazione di Gesù, cioè il suo concepimento (nove mesi prima del Natale, appunto).
La morte di Gesù è stata preceduta da un'eclisse solare avvenuta il 19 Marzo del 33 d.C. Questa eclisse è avvenuta in perfetta opposizione al Plenilunio dell'Incarnazione di quel Marzo dell'1 a.C, e quindi anche in opposizione a Spica, stella alla quale era invece congiunto quel Plenilunio.
In questa immagine, levata eliaca di Venere nei giorni dell'Eclisse equinoziale del marzo del 33 d.C
Al momento dell'eclisse Venere si trovava esattamente sul punto equinoziale a 0° Ariete ed era in mutua ricezione con il Sole. L'eclisse è avvenuta nel periodo della congiunzione inferiore di Venere. La congiunzione inferiore segna il periodo in cui Venere cessa di essere visibile come Stella della Sera (cioè dopo il tramonto del Sole) e riappare come Stella del Mattino (cioè prima del sorgere del Sole). E Venere ha compiuto la sua levata eliaca mattutina proprio nei giorni di quell’eclisse solare avvenuta solo un paio di giorni prima dell’Equinozio: il Sole muore nell'eclisse e Venere, il pianeta dell'amore, appare per la prima volta prima del sorgere del Sole. Come non vedere in tutto questo un simbolo della morte e resurrezione del Dio-Amore?
Quell'anno la Pasqua cadeva domenica 5 Aprile (per gli Ebrei il 4 aprile, perché era sabato), quindi la morte di Gesù sarebbe avvenuta venerdì 3 Aprile, giorno di un’eclisse lunare, e la sua Resurrezione il 5 aprile. Ovviamente all'alba di quel 5 aprile Venere era ancora Stella del Mattino e sorgeva un po’ prima del Sole. Essendo la resurrezione avvenuta prima dell'alba, è facile immaginare la sua concomitanza con il sorgere di Venere.
La Pentecoste e la massima elongazione di Venere
Un’altra significativa corrispondenza con il ciclo di Venere riguarda un'altra importante festa cristiana, cioè la Pentecoste. I Vangeli narrano che la Pentecoste è avvenuta 50 giorni dopo la Resurrezione, quindi il 24 maggio. La Pentecoste è la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli sotto forma di lingue di fuoco. Ebbene, Venere quel giorno era alla sua massima elongazione ovest, cui corrisponde il suo massimo periodo di visibilità nel cielo prima dell’alba. Nei giorni intorno alla massima elongazione (Ovest o Est) lo splendore di Venere raggiunge la massima intensità. Venere si trova in questa fase estrema del suo ciclo quando dista tra 45° e 47° dal Sole.
Invece la massima elongazione est avvenne all'inizio di gennaio di quello stesso anno. Si potrebbe ipotizzare che il fenomeno sia coinciso con l'episodio della Trasfigurazione di Gesù. Vi è una tradizione secondo cui la Trasfigurazione sarebbe avvenuta 40 giorni prima della morte. I Vangeli però non specificano quanti giorni prima sia avvenuta. Se fosse avvenuta circa 90 giorni prima della morte, potrebbe coincidere con la massima elongazione est di Venere. Questo fenomeno astronomico sarebbe in perfetta analogia con l'episodio narrato dai Vangeli, secondo cui Gesù cambiò aspetto mostrandosi ai discepoli con uno straordinario splendore della persona e uno stupefacente candore delle vesti.
Chi desidera approfondire le vicende della vita terrestre di Gesù alla luce dell'astronomia e delle tecniche astrologiche troverà forse interessante la lettura del mio libro L'astrologia stellare e il mistero di Gesù. Molte altre osservazioni di approfondimento a questo riguardo sono contenute in alcune parti dei volumi de La Matrix Stellare.