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L’OMBRA DEL DEMIURGO

 

ASTROMITOLOGIA/ I LUOGHI E LE COSTELLAZIONI / IL MECCANISMO ASTROLOGICO DI PRODUZIONE DEGLI EVENTI INDIVIDUALI

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Riporto qui di seguito l'introduzione e l'indice di questo libro appena pubblicato:

 

Dalla quarta di copertina: Il Demiurgo non è un essere esterno all’uomo, ma è l’uomo stesso allorquando esteriorizza il suo desiderio di separatività. In tal modo ciò che era interiore diventa esteriore. Ma allora cosa governa e dirige questa nostra opera di creazione demiurgica, in virtù della quale non soltanto percepiamo oggetti ed esseri fatti di materia, ma li percepiamo anche in modo uguale? Nella terza parte del libro si risponderà a questa domanda esponendo una procedura ben precisa tramite cui avviene la produzione degli eventi della nostra vita terrena. Il tutto è corredato da esempi concreti che illustrano il processo in dettaglio. In questo modo il lettore sarà in grado di “cogliere il Demiurgo in flagrante”…in senso letterale, e non solo per modo di dire.

Nella seconda parte ci occupiamo del rapporto tra i luoghi e le costellazioni. Qual è la relazione tra la topografia terrestre e quella celeste? Una procedura comune nell’antichità consisteva nel partire da uno o più elementi naturali che avessero una più o meno evidente associazione con una parte del Cielo (di solito una costellazione o un asterismo), per poi creare monumenti e/o aggiustamenti del paesaggio circostante, così da identificarli con altre costellazioni o asterismi vicini che riproducano tutta quella parte di cielo nel modo più fedele possibile. Era chiaramente di una procedura di tipo magico volta a creare un legame simpatetico tra Terra e Cielo.

La prima parte è dedicata all’Astromitologia e all’Astroteologia. Si vedrà come molti miti da un lato personificano le proprietà di stelle e pianeti, dall’altro li inseriscono in una serie di racconti che fanno interagire tra loro questi personaggi. Se dunque le costellazioni rappresentano le varie cose del mondo nel loro aspetto statico, i miti le rappresentano nel loro aspetto dinamico. Nell’interpretazione astro-teologica del mito della Caduta e di quello del Diluvio universale si vedrà come essi si riferiscono a ben precise parti di cielo messe in dialogo tra loro.

 

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INTRODUZIONE

 

 

La prima parte di questo libro è dedicata all’Astromitologia e all’Astroteologia. Si vedrà come i miti possono essere considerati come l’aspetto dinamico delle immagini celesti: essi, infatti, da un lato personificano le proprietà di stelle e pianeti, dall’altro li inseriscono in una serie di racconti che fanno interagire tra loro questi personaggi, e quindi creano una rete di relazioni tra essi. Il processo è simile a quello usato per “creare” le varie divinità, e che abbiamo descritto nei suoi particolari tecnico-astronomici nel libro Astronomia Sacra.

Se dunque le immagini celesti rappresentano le varie cose del mondo nel loro aspetto statico, i miti le rappresentano nel loro aspetto dinamico.

L’Anima del Mondo crea tutte le cose e gli eventi partendo da queste immagini e da questi racconti, combinando in vari modi queste “materie prime” secondo le configurazioni degli astri. Questi rapporti dinamici sono molto utili anche nella comune interpretazione astrologica, purché si adotti un’interpretazione di tipo analogico-estensivo.

Tenendo presente questo “serbatoio” di immagini e racconti di base, abbiamo un filo di Arianna che ci aiuta a districarci nell’apparente caotica varietà di cose ed eventi di cui pullula la vita terrestre. In verità tutte possono essere concepite come composte tramite le variabili combinazioni di questi elementi di base. Possiamo pensare che questi archetipi di base al loro livello primordiale siano simboli di alcuni processi cosmogonici raccontati in forma di “favole”, ed è proprio in virtù di questo loro significato “radicale” che rappresentano gli stampi invisibili che modellano anche tutte le vicende della vita terrestre.

Si procede illustrando il significato esoterico delle Porte Solstiziali e il concetto iniziatico di “morte”, nonché il simbolismo della Via Lattea come Albero del mondo. Per tutti i popoli antichi un tempo Cielo e Terra erano tutt’uno, e sicuramente una delle idee più importanti legate alla Via Lattea è quella di un collegamento tra cielo e terra che a un certo punto è stato interrotto. La Via Lattea è stata concepita come una Via o Fiume che crea un legame diretto tra la Terra e il centro stesso dei Cieli.

E così si passa all’interpretazione astro-teologica del Peccato Originale, identificando con una ben precisa parte del cielo tutti i simboli presenti nel mito. In tal modo si comprenderà anche chi è il Demiurgo di cui parlano Platone e gli gnostici. Non si tratta di un essere esterno all’uomo, ma dell’uomo stesso: allorquando l’uomo esteriorizza il suo desiderio di separatività, ciò che era interiore diventa esteriore.

Ma allora cosa governa e dirige questa nostra opera di creazione demiurgica, in virtù della quale non soltanto percepiamo oggetti ed esseri fatti di materia, ma li percepiamo anche in modo uguale?

Nel prosieguo del libro si risponderà a questa domanda, e lo si farà anche ricorrendo a sofisticate tecniche astrologiche che sono trattate nella terza parte, in cui si parla del meccanismo astrologico di produzione degli eventi individuali come frutto dell’incastro tra immagini macrocosmiche e microcosmiche. E visto che è la somma che fa il totale, si vedrà anche come inserire nell’analisi anche le immagini planetarie. Il tutto è corredato da esempi concreti che illustrano il processo in dettaglio. In questo modo il lettore sarà in  grado di “cogliere il Demiurgo in flagrante”…in senso letterale, e non solo per modo di dire.

Nella prima parte si esamineranno allo stesso modo il mito del Diluvio Universale e le sue stelle, e si vedrà anche perché la caduta di Lucifero presenta singolari analogie con la caduta di Sirio, la stella più luminosa che da circa 100.000 anni, dopo un’incursione nel cielo del nord, sta diventando sempre più meridionale e non rivedrà più l’equatore celeste.

Nella seconda parte ci occupiamo invece del rapporto tra i luoghi e le costellazioni. Qual è la relazione tra la topografia terrestre e quella celeste? Si vedrà come il riferire alle costellazioni e alle stelle anche i luoghi e la disposizione in essi delle cose naturali e di quelle create dall’uomo è stata una pratica comune nel mondo antico. Anche in questo gli antichi seguivano fedelmente il motto ermetico “come in alto, così in basso”. La procedura seguita sembra essere questa: si parte da uno o più elementi naturali che abbiano una più o meno evidente e riconoscibile associazione con una parte del Cielo (di solito una costellazione o un asterismo) e poi si creano monumenti e/o aggiustamenti del paesaggio circostante, così da identificarli con altre costellazioni o asterismi vicini che riproducano tutta quella parte di cielo nel modo più fedele possibile.

In altre parole, si tratta chiaramente di una procedura di tipo magico volta a creare un legame simpatetico tra Terra e Cielo, così che la Terra possa entrare in risonanza con il Cielo e ricevere da esso gli influssi desiderati. Sappiamo infatti che Cielo e Terra in origine erano tutt’uno, ed è a questa unità che sempre dobbiamo tendere…E, visto che siamo amanti delle applicazioni pratiche, nel libro vedremo come si realizza concretamente questo legame, così da poterlo creare anche oggi nei nostri luoghi…

Due esempi relativi alla morte di Lady Diana e al disastro del Vajont insegneranno al lettore che esiste un preciso legame simpatetico tra certi luoghi terrestri e certe parti di cielo, ed è questo che spiega perché certi eventi accadono in certi posti, e non in altri. Imparare a riconoscere questi legami è molto utile per conformare la nostra vita e i nostri luoghi al Cielo.

 

Buona lettura a tutti!

 

 

 

INDICE

 

PARTE PRIMA

I MITI E LE STELLE: LA RELAZIONE TRA ALCUNE PARTI DI CIELO E ALCUNI MITI UNIVERSALI

 

 

I miti come l’aspetto dinamico delle immagini celesti

Le Porte Solstiziali e il concetto iniziatico di “morte”

La Via Lattea come Albero del mondo e la Caduta dall’Eden

Cos’è realmente la Caduta

Come avviene la creazione del Demiurgo?

Il peccato originale: un esempio di interpretazione astrale di un mito

La Caduta, i cicli cosmici e le stelle

L’origine occulta della natura dell’influsso di alcune stelle in relazione al mito della Caduta

Sirio e Lucifero

Alcuni eventi associabili alla caduta di Sirio/Lucifero

Il mito del grande diluvio e le sue stelle

 

 

PARTE SECONDA

I LUOGHI E LE COSTELLAZIONI: TOPOGRAFIA TERRESTRE E CELESTE

 

La visione “psichedelica” delle costellazioni non riguarda solo le divinità egizie…

Mappare un luogo secondo le costellazioni

Un esempio di “topografia stellare”

Il disastro del Vajont

L’eclisse lunare che ha preceduto l’evento

La religione stellare degli uomini della preistoria e i suoi luoghi sacri

Il ciclo metonico lunare

 

 

 

PARTE TERZA

IL MECCANISMO ASTROLOGICO DI PRODUZIONE DEGLI EVENTI INDIVIDUALI COME FRUTTO DELL’INCASTRO TRA MACRO E MICROCOSMO

 

Ecco a voi le tecniche per cogliere il Demiurgo in flagrante…

Un esempio: la morte di John Kennedy

Immagini planetarie e stellari nelle direzioni e progressioni dell’anno della morte

L’intersezione delle immagini stellari e planetarie nell’ultima Rivoluzione Solare

Le immagini “fatali”: l’attentato mortale

L’intersezione tra le immagini macrocosmiche e microcosmiche: il ruolo delle immagini planetarie

Un incontro erotico e le sue immagini celesti nel macro e microcosmo

 

BIBLIOGRAFIA

 

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