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ECCO LA STELLA DI DAVID PRESENTE ALLA NASCITA DI GESÙ
La Stella di David è una stella a sei punte composta da due triangoli equilateri incastrati tra loro, l'uno con la punta rivolta verso l'alto, l'altro con la punta rivolta verso il basso.
Un triangolo equilatero è composto da tre angoli uguali di 60° ciascuno. Nella sfera celeste possiamo individuare 180° di declinazione che vanno dai -90° del Polo Sud celeste ai +90° del Polo Nord, passando per l'Equatore Celeste che corrisponde a 0° di declinazione.
Se consideriamo l'ultima massima o minima declinazione raggiunta negli scorsi secoli e millenni dalle stelle più luminose del cielo in questo ciclo di precessione, otteniamo proprio una Stella di David:
+90° Polo Nord Celeste.
+60° massima declinazione di Arturo
+30° massima declinazione di Polluce (raggiunta in tempo reale in quegli anni)
0° Equatore Celeste e Spica che era sull’Equatore Celeste in quegli anni
-30° minima declinazione di Aldebaran.
-60° minima declinazione di Sirio
-90° Polo Sud Celeste.
Come ho già fatto più volte notare nei miei libri dedicati all'Astrologia Stellare, la declinazione minima e massima raggiunta da una stella conserva la sua efficacia fino al raggiungimento del successivo minimo o massimo, quindi per circa 26.000 anni. Tutte queste stelle avevano raggiunto la loro declinazione estrema a questi valori nei secoli precedenti…tranne Polluce. Il punto è che fino all'epoca della nascita di Gesù mancava una stella alla declinazione di +30°, e quindi lo schema non era ancora completo. La vera e propria Stella di David si è completata con il giungere di Polluce alla sua massima declinazione di +30° proprio negli anni della nascita di Gesù. Contemporaneamente la brillante della Vergine - cioè la stella Spica, che è un evidente simbolo mariano - si trovava anch'essa in una tappa fondamentale del suo ciclo di precessione perché era sull’Equatore Celeste, cioè aveva una declinazione pari a 0°. Da notare che l'Equatore Celeste è comunque anch'esso un punto fisso come i due Poli, quindi rientra sempre e comunque in questi inquadramenti.
In questo modo i 180° di declinazione che intercorrono tra i due Poli vengono divisi in 6 sezioni di 30° ciascuna. Se proiettiamo questa geometria sui 360° della Sfera Celeste, possiamo in realtà distinguere due Stelle di David. Una è formata dai punti che hanno declinazione +60° e -60° insieme ai punti corrispondenti a 0° di declinazione. L’altra è creata tramite i punti che hanno declinazione +30° e -30°, insieme al Polo Nord e al Polo Sud celeste.
In tal modo otteniamo due Stelle di David (stella a sei punte), di cui la più “sacra” è sicuramente la seconda, perché coinvolge anche i due Poli celesti
Se invece le consideriamo insieme, otteniamo una divisione dei 360° in 12 parti di 30° ciascuna, quindi una stella a 12 punte.
Ecco qui la rappresentazione delle due Stelle di David:
La Stella di David formata dalla massima declinazione di Arturo (+60°) e dalla minima di Sirio (-60°) con i due punti della Sfera Celeste aventi declinazione 0°
La Stella di David formata dalla massima declinazione di Polluce (+30°) e dalla minima di Aldebaran (-30°) con i due Poli celesti
Poiché Sirio e Arturo avevano raggiunto queste loro declinazioni estreme molto tempo prima, la prima delle due Stelle di David era già da molto tempo completa.
A noi in questa sede interessa soprattutto la seconda Stella di David, fermo restando che anche la prima resta attiva per tutto il ciclo precessionale, e quindi si integrava con questa seconda, completandola.
Non a caso, questa seconda e più sacra Stella di David si è perfezionata proprio negli anni della venuta di Gesù, con il sopraggiungere di Polluce alla sua massima declinazione di +30°. L'altra stella brillante, Aldebaran, aveva raggiunto la sua minima declinazione di -30° un paio di millenni prima.
L'unica coppia di stelle che può formare una stella di David in cui i vertici dei due triangoli sono i Poli Celesti è proprio quella creata da due stelle che hanno una declinazione rispettivamente di +30° e di
-30°. E’ proprio questa la straordinarietà del fenomeno astronomico in questione, se consideriamo che si tratta della declinazione estrema di queste stelle, e non di un qualsiasi valore di declinazione che hanno assunto nel corso del loro ciclo di precessione. Ed è proprio per questo che la Stella di David composta da Polluce e Aldebaran ha annunciato la nascita di Gesù. Si tratta dunque del tipo di stella di David più sacro in assoluto, quando viene formata da stelle brillanti che si trovavano alla loro declinazione minima o massima.
Subito dopo, in ordine di importanza, abbiamo l'altra Stella di David, i vertici dei cui triangoli sono invece formati da due punti con declinazione 0°, cioè sull’Equatore Celeste. In questo caso, come abbiamo visto, le stelle che la formano hanno rispettivamente una declinazione di +60° e -60°.
La Stella di David o Stella a 6 punte è conosciuta come simbolo dell’Universo o “Macrocosmo”, ma anche come simbolo della sua corrispondenza con il Microcosmo, o dell’alleanza fra Dio e l’uomo. Classicamente i triangoli intrecciati indicano l’intervento dello Spirito e della Materia: il triangolo con la sommità rivolta in alto simbolizza lo Spirito, mentre il triangolo con il vertice rivolto in basso rappresenta la Materia. Può essere quindi anche un perfetto simbolo dell’Incarnazione del Verbo, ovvero della venuta di Gesù sulla terra.
Inoltre questa specifica Stella di David è particolarmente potente anche perché ciascuna stella si trova a una distanza angolare “magica” dall’Equatore Celeste: infatti, 30°, 60°, 90° gradi sono tutti angoli sacri della geometria pitagorica perché dividono i 360° della Sfera in parti uguali. In questo modo dell’inquadramento fanno parte anche quei punti “fissi” che sono i Poli celesti e l’Equatore Celeste (in questo caso “rinforzato” anche dalla presenza di Spica).
L'importanza di queste configurazioni risulta evidente anche alla luce di un'ulteriore considerazione. Le uniche Stelle di David che possono essere costruite tramite una coppia di stelle in antiparallelo tra loro - e in modo tale da coinvolgere anche quei punti “magici” che sono i Poli Celesti o l'Equatore Celeste - sono proprio quella che può essere formata da due stelle con declinazione +30° e -30°, e quella formata da due stelle che si trovano a una declinazione di +60° e -60°.
Ma non basta. Infatti, vi sono anche specifici motivi astronomici che creavano un particolare legame tra Polluce e Gerusalemme. Basti pensare che negli anni della nascita di Gesù il tramonto acronico di Polluce a Gerusalemme avveniva esattamente il giorno del Solstizio d'inverno: la stella tramontava esattamente mentre sorgeva il Sole a 0° del Capricorno. Inoltre, sempre a Gerusalemme, Castore e Polluce culminavano allo zenit (cioè alla massima possibile altezza di circa 90°, quindi proprio sulla testa di un osservatore terrestre).
Sulla base di tutte queste considerazioni i Magi potrebbero essersi diretti verso Gerusalemme anche perché era ben noto che il popolo di Israele attendeva un Re Messia.
A questo si aggiunga che nel mito Castore e Polluce erano due gemelli, di cui uno era mortale e l'altro immortale: dal punto di vista teologico, il mistero dell'Incarnazione si sostanzia proprio nella compresenza delle due Nature, umana e divina, nella figura di Gesù.
È possibile che la stella seguita dai Magi per arrivare a Gerusalemme sia in realtà solo una sorta di allegoria di questa Stella di David che essi hanno scorto nei cieli con gli occhi della loro sapienza astronomica, e non con quelli fisici? Si consideri che questo episodio è raccontato solo dal Vangelo di Matteo. Potrebbe ben essere che l'evangelista avvia preferito narrare in una maniera più semplice e “concreta” un ben piu’ complesso simbolo di tipo tecnico-astronomico che i Magi hanno potuto interpretare solo in virtù della loro sapienza in questo campo.
In questo modo Matteo avrebbe rispettato la “sostanza” della cosa - cioè i Cieli che annunciavano la nascita di Gesù - ma al contempo ne avrebbe modificato la forma per renderla più “pittoresca” e comprensibile a tutti. Del resto, se anche ci fosse stato un reale fenomeno luminoso, potrebbe essersi trattato di un fenomeno sovrannaturale come l’oscuramento del Sole che ha accompagnato la morte di Gesù, al quale di certo non poteva corrispondere alcuna eclissi solare…Se la stella fosse stata visibile a tutti, perché Erode (e tutti gli altri) non la vedevano, al punto che Erode dovette interrogare i Magi per aver notizie di questa stella?
Ma ora lasciamo un attimo da parte l’episodio dei Magi. Resta il fatto che dal punto di vista astrologico questo momento centrale e “unico” della storia dell'umanità è stato segnato dal più potente e più raro dei fenomeni di “geometria stellare”, cioè il crearsi di una perfetta configurazione formata non da questo o quel pianeta, ma dal più raro dei fenomeni astronomici che coinvolgono le stelle in un ciclo di precessione, e cioè il raggiungimento della loro massima o minima declinazione. La straordinarietà di questo fenomeno è evidente se consideriamo che tra una massima declinazione e la successiva (o tra una minima e la successiva) intercorrono circa 26.000 anni. Inoltre non si tratta di stelle qualsiasi, ma di alcune tra le più luminose del firmamento. È già di per sé molto raro che la declinazione estrema di una stella coincida proprio con uno di questi angoli “sacri” di 30 e 60 gradi…figuriamoci quanto sia raro che lo facciano varie stelle tra le più luminose del cielo, fino a formare una Stella di David!
In altre parole, la famosa stella vista dai Magi sarebbe proprio la Stella di David. Certo è che Gesù discendeva dalla stirpe di David. E la Stella di David è altresì conosciuta come la Stella del Re e fu pure un simbolo astrologico nello Zoroastrismo, cioè la religione presumibilmente professata dai Magi.
Come ho spiegato nel mio libro Il Ponte di Hermes, tutto lascia presumere che la Stella di David rappresenti il particolare “segno stellare” presente in una forma diversa all’epoca di Re David, e alcune recenti ricerche sembrerebbero dimostrare che essa fosse anche il segno nuovamente atteso per la venuta del Messia, realizzatosi all'avvento di Gesù di Nazareth.
A mio giudizio restano pochi dubbi circa il fatto che, anche al di la’ della lettera del racconto di Matteo, dal punto di vista astronomico e astrologico la vera stella dei Magi che annunciava la nascita di Gesù era proprio la Stella di David formata dalla declinazione estrema delle stelle più brillanti del cielo, e che si completava con Polluce proprio in quegli anni.
La stella di David sull'orizzonte locale diventa una Croce a Stella (stella a quattro punte)
Questo grande inquadramento per declinazione sussisteva anche in base all'azimut di levata o tramonto delle stelle. Infatti, a Gerusalemme la perfetta simmetria dovuta all'equidistanza era rispettata anche in questo caso.
Per verificare questo inquadramento dobbiamo tener presente che Arturo alla sua massima declinazione era una stella circumpolare che quindi non poteva mai tramontare e restava sempre sopra l’orizzonte. Allo stesso modo Sirio, alla sua minima declinazione, era una stella anticircumpolare, che quindi non poteva mai sorgere all'orizzonte di Gerusalemme e restava sempre sotto l’orizzonte.
In questi casi l'inquadramento deve essere costruito considerando l'azimut di massima digressione est o ovest di queste stelle. Ed è esattamente ciò che ho provato a fare ottenendo il seguente risultato:
324° massima digressione ovest di Arturo quando era alla massima declinazione
234° tramonto di Aldebaran quando era alla minima declinazione
144° massima digressione est di Sirio alla minima declinazione
54° levata di Polluce alla massima declinazione
L’azimut di massima digressione è la massima distanza angolare che nel corso del moto diurno queste stelle possono raggiungere rispetto al loro Polo di riferimento (cioè il Polo Nord per Arturo e il Polo Sud per Sirio). Anche questo valore è indicato dai programmi di astronomia come Stellarium.
È facile constatare che ciascuna stella sorgeva, tramontava, o raggiungeva la sua massima digressione alla distanza angolare di 90° l'una dall'altra. Ecco quindi che in quest'altro tipo di inquadramento basato sull’azimut, quella che per declinazione era una Stella di David diventa un’altra perfetta geometria, basata sulla suddivisione del circolo dell'orizzonte in quattro sezioni di 90° ciascuna.
Questo inquadramento è perfetto al grado proprio alla latitudine di Gerusalemme. Man mano che ci spostiamo più a nord o più a sud, esso diventa via via meno perfetto, fino a sparire. Questa perfetta geometria può essere rappresentata come una stella a quattro punte:
La stella a quattro punte o Croce Stellata, è simbolo dell’asse del mondo, dell’equilibrio delle forze dell’universo, o anche del punto primordiale da cui tutto si origina espandendosi nelle quattro direzioni dello spazio. In araldica chiamata croce stellata o croce a stella. Essa può essere vista come la trasformazione di una croce in una stella. Quindi il suo simbolismo in ambito cristiano è più che evidente: il fondatore della religione cristiana ha trasformato la croce in un simbolo di morte e resurrezione. Otteniamo così un'altra geometria perfetta sussistente anche per azimut, cioè nello spazio locale di Gerusalemme. Non sorprende quindi che essa sia stata il teatro di questi eventi, e che sia diventata anche il centro spirituale di tutte e tre le religioni monoteiste.
IL PONTE DI HERMES. CIELO TERRESTRE E TERRA CELESTE
NELL’ASTROLOGIA STELLARE E NELLA MAGIA ASTROLOGICA
L’ASTROLOGIA STELLARE E IL MISTERO DI GESU’