Astrologia Previsionale - Astrologia oraria, elettiva, classica e Magia Astrologica

Giacomo Albano

L’ATTIVAZIONE DELLE MINIME E MASSIME DECLINAZIONI DELLE STELLE

(Articolo pubblicato sul numero invernale di “Linguaggio Astrale” del 2023)

 

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In che modo la minima o massima declinazione raggiunta in passato da un’altra stella può essere successivamente attivate da altre stelle, con potenti effetti astrologi.

 

 

La segreta Astronomia Sacra degli antichi Egizi

Tra tutte le tecniche di Astrologia Stellare da me sperimentate in questi ultimi anni, quella che mi ha più sorpreso per la sua efficacia e precisione è sicuramente quella basata sulla minima e massima declinazione raggiunta da una stella nel corso del suo ciclo precessionale. In questa sede mi riferisco in particolare alla tecnica basata sulla loro attivazione nei secoli successivi da parte di altre stelle. 

La declinazione minima raggiunta da ciascuna stella nel corso del suo ciclo precessionale conserva efficacia astrologica fino al raggiungimento del minimo successivo (circa 26.000 anni dopo), e lo stesso vale per la massima. Ne consegue che anche il corrispondente azimut di levata e tramonto resta legato alla stella per lo stesso lunghissimo arco temporale. Esso si chiama “punto di arresto” proprio perché segna il punto di fermata e inversione del cammino della stella nel cielo, proprio come accade al Sole ai Solstizi e alla Luna ai Lunistizi.

Non a caso, quando volevano creare allineamenti solari o lunari, gli antichi popoli orientavano i loro monumenti ai Solstizi e ai Lunistizi. Ebbene, in una mia recente pubblicazione dal titolo L’Antico Egitto, Gerusalemme e le stelle. Prove archeoastronomiche di una segreta astronomia sacra ho preso in esame tutti i principali monumenti dell’antico Egitto dimostrando che per gli orientamenti stellari è stata fatta esattamente la stessa cosa, e cioè che il vero (e “segreto”) obiettivo di questi allineamenti era il punto di arresto di Sirio, delle stelle di Orione e di quelle del Grande Carro. Guarda caso, si tratta proprio delle stelle la cui importanza nella teologia egizia è stata ampiamente accertata. Infatti, seguendo la posizione delle stelle all’epoca della costruzione dei monumenti, nessun tempio o piramide risulterebbe allineato alle stelle di Orione, e tra le piramidi nessuna risulta orientata a Sirio. Com’è possibile che le stelle più importanti per la teologia egizia siano state del tutto ignorate negli orientamenti degli edifici sacri? Non era forse il faraone defunto assimilato ad Osiride?

Il fatto è che la situazione si ribalta se, invece di considerare la posizione delle stelle dell’epoca, si risale agli anni in cui Orione e Sirio erano alle loro declinazioni estreme, e quindi al loro punto di arresto. In base a queste posizioni, tutti i templi e le piramidi egizie puntano in qualche modo alle direzioni di levata e tramonto di queste stelle, o anche alla loro altezza di culminazione.

Perfino il famoso “miracolo del Sole” che avviene due giorni all’anno ad Abu Simbel rivela l’occulta presenza di Sirio, in quanto in quei giorni il Sole ha una declinazione uguale all’ultima massima raggiunta da Sirio, e quindi sorge nello stesso punto dell’orizzonte della “stella di Iside” quando era in questa fase estrema del suo ciclo. Ogni anno il 22 febbraio e il 22 ottobre i raggi del Sole entrano nel santuario del tempio illuminando la statua del Faraone e quelle di altre divinità collocate accanto ad essa. 

 

Nello stesso libro ho dimostrato che la stessa Pennsylvania Avenue di Washington è orientata con precisione non alla levata eliaca di Sirio negli anni della sua costruzione, ma a quella corrispondente alla sua ultima massima declinazione, fase che la stella aveva raggiunto l’ultima volta intorno al 600 d.c. (dopo quella di 26.000 anni prima). 

La cosa dimostra che la tradizione di questa segreta Astronomia Sacra era giunta in qualche modo alla Massoneria, visto che la città di Washington e la stessa Pennsylvania Avenue sono state volute, progettate e realizzate da un presidente e da architetti massoni, e che la stessa cerimonia di posa della prima pietra è avvenuta nel corso di un complesso rituale massonico, peraltro pubblico.

      

 

Le potenzialità astrologiche di queste tecniche

Non ho tardato a rendermi conto che queste tecniche sono di grande efficacia anche nella normale astrologia. E del resto non può che essere così.

Nel corso dei secoli accade che altre stelle – in particolare quelle più luminose – giungono alla stessa declinazione (o a quella opposta) di quella minima o massima raggiunta a suo tempo da un’altra stella. Si tratta di una vera e propria forma di attivazione di alcune delle potenzialità della fase estrema di questa seconda stella, e gli effetti sono ancor più significativi quando almeno una delle due è una stella di una certa luminosità. 

Effetti ancor più notevoli si hanno quando l’attuale stella “attivatrice” sta giungendo a sua volta alla sua minima o massima declinazione. Infatti, in questo secondo caso da un lato essa ha una forza molto maggiore, dall’altro sta creando un legame duraturo con l’altra stella, in quanto per varie migliaia di anni le due stelle saranno unite proprio dal fatto di aver raggiunto le loro declinazioni estreme a valori uguali (oppure opposti, nel caso dell’antiparallelo).

Un altro fattore che rende più evidenti gli effetti di questa interazione è l’uguaglianza di natura tra le due stelle (per esempio, Aldebaran e Antares hanno entrambe natura di Marte, oppure Vega, Fomalhaut e Spica hanno tutte natura Venere-Mercurio ecc…). In questi casi gli effetti sono più netti, univoci e facili da prevedere e riconoscere nella loro natura.

Infine ricordiamo l’importantissimo caso in cui una stella attiva sé stessa, giungendo per esempio alla stessa declinazione, o a quella opposta, che aveva quando aveva raggiunto la sua minima o massima declinazione. Anche in questo caso essa si farà sentire con forza nei principali eventi del periodo.

Un altro potente fattore di attivazione degli effetti di una stella è il suo giungere sull’equatore celeste, cioè a 0° di declinazione. Tra l’altro in questo modo essa interagisce fortemente con le stelle che sono in antiparallelo tra loro, in quanto diventa punto medio dell’encadrement per declinazione formato da quelle due stelle. Uno dei motivi per cui l’antiparallelo di declinazione produce effetti potenti è proprio il fatto che i due astri inquadrano in tal modo l’equatore celeste, cioè la declinazione 0. 

Basti pensare che la brillante della Vergine (la stella Spica) è giunta esattamente a 0°0’ di declinazione intorno al 20 a.c., cioè negli anni in cui dovrebbe essere nata la Madonna. 

 

UN ESEMPIO: LA SECONDA GUERRA MONDIALE 

Il ruolo delle stelle solstiziali

La peculiarità del periodo della seconda guerra mondiale sta nel particolare ruolo che hanno avuto stelle malefiche che si trovavano a una declinazione solstiziale. Infatti (ed è abbastanza intuitivo che sia così) le stelle che raggiungono la declinazione dei Solstizi hanno un potere maggiore. Vi sono varie stelle malefiche che hanno raggiunto la loro minima o massima declinazione a valori solstiziali. Tra queste ricordiamo Wasat, gli Asinelli, Mebsuta, Dschubba, l’ammasso M22 e varie stelle dell’Ariete. 

Il fatto è che nel periodo della seconda guerra mondiale la loro attivazione avvenne ad opera di altre stelle ugualmente malefiche che si trovavano a declinazioni solstiziali in quegli anni. Questa concordanza di natura tra le stelle ha portato a eventi molto netti nella loro caratterizzazione (negativa). Tra queste stelle attivatrici ricordiamo Hamal, Adhafera e Kraz. Sono tutte stelle di natura Marte-Saturno.

Anche in questo caso troviamo quindi significative attivazioni delle declinazioni estreme di certe stelle ad opera di altre (o delle stesse) stelle in base alla loro declinazione attuale. 

 

Il ruolo dell’ammasso M8

In un evento come questo dobbiamo prestare particolare attenzione alle stelle “violente”, e più in generale malefiche. Tra di queste molti astrologi dimenticano di considerare gli ammassi e le nebulose, le quali invece hanno quasi sempre potenti effetti distruttivi. Tra l’altro, ammassi e nebulose hanno molto a che fare anche con nubi tossiche e radioattive, e quindi anche con la stessa esplosione della bomba atomica lanciata su Hiroshima, con lo scoppio di centrali nucleari ecc…

Nell’ambito di un ciclo di 41.000 anni i Solstizi possono arrivare a una declinazione superiore a 24 gradi e largamente inferiore a 23 gradi. E proprio negli anni del conflitto l’ammasso M8 raggiungeva la sua minima declinazione di -24 gradi 23’, quindi anche in questo caso solstiziale – e per giunta l’estrema raggiungibile dai Solstizi.

Già il fatto che questo malefico ammasso nell’Arco del Sagittario raggiungeva la sua minima declinazione proprio durante la seconda guerra mondiale gli conferiva una forza particolare…che in questo caso era aumentata dal fatto che questa sua minima declinazione era uguale alla massima raggiunta in passato da un altro ammasso (M44, Praesepe) e da M35. Un’altra costellazione molto malefica è quella del Corvo (natura Saturno-Marte), e infatti M8 era anche in quasi perfetto parallelo con la stella Minkar (epsilon Corvi) proprio in quegli anni. Si tratta di un’altra stella estremamente malefica di natura Saturno-Marte.

 

Il Leone che sbrana l'agnellino 

Nel caso della seconda guerra mondiale si nota anche un ruolo importante delle violente e malefiche stelle della Criniera del Leone (natura Marte-Saturno), di Antares, di Hamal e Sheratan (la coppia di malefiche stelle di natura Marte-Saturno che rappresentano le corna dell’Ariete). Molto importanti per le guerre sono anche i due Asinelli - Asellus borealis e australis - stelle del Cancro molto legate a esplosioni, fuoco, incendi, violenza, oltre all’ammasso M44 (Praesepe) che appartiene alla stessa costellazione.

In altra sede abbiamo già dimostrato il legame (storicamente accertabile) tra la costellazione dell’Ariete (e in particolare le malefiche Hamal e Sheratan) e il popolo ebraico. Non sorprende quindi da un lato trovare in quegli anni un perfetto parallelo di declinazione tra Hamal e Alterf (violenta stella della Criniera del Leone), dall’altro constatare il perfetto parallelo tra queste due stelle e la massima declinazione di Wasat, malefica stella dei Gemelli di natura Saturno, associata anche a sostanze chimiche, gas, violenza, distruttività. 

La forza della configurazione sta nel fatto che è coinvolta anche la declinazione estrema di una delle tre stelle, che tutte e tre erano a declinazioni solstiziali (23 gradi 13’) e che esse hanno tutte la natura dei due malefici. Il legame tra l’Ariete e la stella della Criniera del Leone ci fa letteralmente pensare al leone (i nazisti) che sbrana l’agnellino (gli ebrei), ma anche a tutti gli altri indicibili massacri della guerra più sanguinosa della storia umana. Non a caso queste stelle e queste declinazioni hanno un ruolo importante anche nel tema natale di Hitler.

 

Il perfezionamento di paralleli di declinazione solstiziali tra le stelle di quegli anni e le declinazioni estreme raggiunte da altre stelle nel passato

Nell’individuare questi paralleli che si sono perfezionati alla declinazione dei Solstizi, abbiamo ammesso orbite di pochi minuti d'arco. Ma ovviamente, quando un parallelo o antiparallelo è perfetto al minuto d'arco o quasi, i suoi effetti sono particolarmente potenti.

Tra i paralleli solstiziali, ve ne erano appunto alcuni perfetti praticamente al minuto d'arco ai tempi della seconda guerra mondiale. 

Per esempio, Adhafera (Criniera del Leone) era giunta al perfetto antiparallelo con la minima di Mebsuta (altra malefica stella dei Gemelli) e di Dshubba (Scorpione).

Notiamo poi un antiparallelo perfetto presente proprio negli anni della guerra, e cioè quello tra Antares e Ras elased borealis (Criniera del Leone), entrambe a loro volta in perfetto antiparallelo con la massima declinazione raggiunta a suo tempo da Acrab (altra stella dello Scorpione).

Dschubba era in parallelo con la minima di Asellus borealis.

Abbiamo poi un perfetto antiparallelo tra due ammassi (quindi anch’esso molto pericoloso), sempre a declinazioni solstiziali. Si trattava di M22 e delle Pleiadi (in particolare Alcyone). 

Non molto diversa è la natura di un altro ammasso – quello delle Iadi – e in quegli anni una sua stella (theta2 Toro) raggiungeva l’antiparallelo con la minima di Sheratan, altra stella delle corna dell’Ariete.

Possiamo riassumere il tutto ribadendo che la particolare rilevanza e gravità degli eventi è dovuta alla particolare attivazione delle declinazioni solstiziali di stelle violente e malefiche in quel periodo, incluse quelle estreme raggiungibili ogni 41.000 anni, alle quali dev’essere probabilmente riconosciuto un potere ancor maggiore.

 

L'attivazione della declinazione estrema di un altro gruppo di stelle malefiche

Nei secoli passati Sirio, Sheratan, alcune stelle della Balena come lambda Cetus e Deneb Kaitos, nonchè Chertan del Leone hanno tutte raggiunto una declinazione minima o massima intorno a 15°30’ nord o sud. Già questo crea un importante e duraturo rapporto tra queste stelle che sono tutte potenzialmente pericolose, specialmente se combinate insieme. 

Ebbene, negli anni della guerra questa declinazione era attivata da altre stelle non meno pericolose che si trovavano proprio a una declinazione nord o sud di 15°30’. Si tratta di Sabik dell’Ofiuco, di Zubenelgenubi, della testa del Serpente e di Chertan del Leone, tutte giunte a circa +-15°30’ di declinazione. 

Il fatto stesso che Sheratan ha raggiunto a suo tempo una minima declinazione perfettamente uguale alla massima di Sirio ha posto le condizioni per possibili eventi pericolosi e di grande impatto che potevano coinvolgere le cose o persone rappresentate da Sheratan, tra cui gli ebrei stessi (che, come abbiamo visto, sono legati alla costellazione dell’Ariete). Ma Sirio ha anche il potere di magnificare tutto ciò che tocca, Quindi, probabilmente questo aspetto ha anche favorito la grande importanza della religione ebraica, che è divenuta il tronco da cui ci sono originate tutte le religioni monoteiste. 

 

Intorno a 30° gradi di declinazione (rispettivamente sud e nord) avevano raggiunto la loro minima e massima declinazione due stelle brillanti e violente come Aldebaran e Polluce. Per fortuna in quegli stessi anni alcune stelle benefiche come la brillante e “regale” Fomalhaut, zeta Cigno e Ascella giungevano a una declinazione di 30 gradi sud o nord, favorendo così a un certo punto la cessazione delle ostilità prima del disastro totale. Abbiamo quindi avuto la firma dell’armistizio (Fomalhaut, zeta Cigno e Ascella) che ha posto fine al conflitto (Aldebaran, Polluce).

L’affondamento del Titanic nel 1912

ITitanic rappresentava la massima espressione della tecnologia navale del tempo ed era il più grande e lussuoso bastimento del mondo, quindi era in perfetta analogia con la brillante, regale e “marina” Fomalhaut che è la brillante del Pesce Australe. 

Nell’interazione tra un astro benefico e uno malefico può accadere che il primo sani un male portato dal secondo, ma anche che il secondo affligga le cose rappresentate dal primo. Nel caso della seconda guerra mondiale abbiamo visto che il parallelo di declinazione tra la benefica Fomalhaut e la minima declinazione raggiunta a suo tempo dalle violente Aldebaran e Polluce (pari a circa +-30° gradi) può aver aiutato a mettere fine alla seconda guerra mondiale. 

Questa configurazione era già attiva ai tempi dell’affondamento del Titanic, ma in questo caso abbiamo un esempio del secondo tipo: un grande disastro (Aldebaran e Polluce) relativo al più prestigioso transatlantico del mondo (Fomalhaut). Ricordiamo che Aldebaran e Polluce sono entrambe stelle violente della natura di Marte.

Alnals(stella che marca la punta della Freccia del Sagittario) stava raggiungendo proprio in quegli anni la sua minima declinazione che era uguale a quelle estreme di Aldebaran e Polluce e a quella attuale di Fomalhaut. Come non vedere nella stella che marca la punta della Freccia del Sagittario – combinata da un lato con Aldebaran e Polluce, dall’altro con Fomahaut - un simbolo dell’iceberg che ha squarciato il Titanic?

Fomalhaut-Titanic era afflitta anche in un altro modo che riguardava un’attivazione della sua minima declinazione (-44°23’) ad opera di una stella di natura Marte-Saturno della costellazione del Lupo (la epsilon).

Le stelle della testa dell’Idra giungevano in quegli anni al parallelo della massima di Fomalhaut e una stella del Mostro Marino (Balena) giungeva esattamente sull’equatore celeste (delta Cetus).

Vi è anche un’altra stella (la seconda più luminosa del cielo) che da sempre rappresenta la navigazione e i naviganti, sebbene non più visibile alle nostre latitudini. Si tratta di Canopo, la brillante della Nave di Argo. Vi era infatti in quegli anni una stella del Drago (Rastaban) che giungeva al perfetto antiparallelo con la massima declinazione raggiunta a suo tempo da Canopo, stella che – lo ricordiamo – rappresenta il mitico nocchiero della Nave di Argo.

Anche in questo la combinazione tra Canopo e la malefica stella del Drago rappresenta molto bene il tipo di evento in questione.

In uno dei prossimi articoli mostreremo l’applicazione di queste tecniche al tema natale individuale.

Il lettore interessato ad applicare queste tecniche troverà forse utile consultare un ebook che riporta un elenco di queste declinazioni minime e massime raggiunte dalle stelle. Ho scelto questa forma perché tramite la funzione di ricerca è possibile effettuare velocemente una ricerca tramite il valore numerico di declinazione su cui ci interessa condurre le verifiche, oppure tramite il nome della stella. Il suo titolo è Il Viaggio delle Stelle. Tabelle delle minime e massime declinazioni delle stelle nell’attuale ciclo di precessione.

 

 

BIBLIOGRAFIA

Albano, Giacomo: L’Antico Egitto, Gerusalemme e le stelle. Prove archeoastronomiche di una segreta astronomia sacra (Youcanprint, 2023)

 

Albano, Giacomo: Il viaggio delle stelle. Tabelle delle minime e massime declinazioni delle stelle nell’attuale ciclo di precessione (KDP, 2023, solo in formato ebook)

 

Albano, Giacomo: La Matrix Stellare vol.3

 

Albano, Giacomo: La Matrix Stellare vol.4

 

albano.giacomo@yahoo.it

 

 

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